Una produzione Numeriprimi con Rg Audio Service
REC’ALL
con
Noa Zatta – l’infanta
Rocco Antonio Buccarello – Pedro
Mattia Bertuzzo e Fabrizio Chiari – i servitori
Gaia Vanarelli, Flora Vanarelli, Giada Vanarelli, Simonetta Checchia, Noa Zatta, Rocco Antonio Buccarello – le Voci
Giovanni Pigino – Audio e Recording
Dhjorge Marthinez – Luci e Scenografia
Rebecca S – Costumi
Simonetta Checchia e Bruno Secchi – Regia
Lo spettacolo trae spunto dal racconto “Il compleanno dell’Infanta” di Oscar Wilde, di cui la compagnia mantiene interamente la struttura narrativa, che viene tuttavia modificata fino a divenire metafora. La trama è la seguente:è il compleanno della figlia del re di Spagna, chiamata Infanta. A corte si festeggia con balli e spettacoli di varia natura. Per deliziare la principessina viene invitato anche Pedro, vissuto da sempre nel bosco, nato con una sfumatura scura intorno agli occhi. Con la sua danza, fa sbellicare l’infanta dalle risate, e questa gli lancia in premio la sua rosa bianca. Pedro se ne innamora perdutamente, dell’amor candido di chi per la prima volta vede la bellezza, e inconsapevole della diversità del suo aspetto, crede che anche l’infanta lo ami. Quindi la cerca nel castello, pensando a quali magnifiche cose potrebbero fare insieme. Entra da una fessura dell’edificio in una sala in penombra, ove vede dalla parte opposta della stanza una figura che gli si avvicina e, pensando che sia la fanciulla, le corre incontro.
Arrivato a pochi passi di distanza, si accorge che la persona ripete in modo perfetto i suoi stessi gesti … e arriva alla conclusione che l’immagine è la sua. Preso da un acuto dolore nel notare la vera natura del suo aspetto, sentendosi deriso dal suo amore, si accascia a terra, morendo con il cuore spezzato. Dopo poco entra l’infanta che loda Pedro sbeffeggiandolo per la sua danza e riferendogli che lo trovava orrendo ma divertente. La capricciosa e insensibile principessa, resasi conto che il suo giocattolo non funziona più, dopo il disappunto iniziale sul fatto che non potesse più farla divertire come le aveva ordinato, decide che da quel giorno lei giocherà solo con quelli che non hanno cuore. Lo spettatore verrà calato in un surreale ambiente di corte rivisitato, che ricorda il quadro Las Meninas di Velazquez, quello che ritraeva l’Infanta Margarita di Spagna, affiancata dalle dame di cortei, dalla sua nana e dal suo mastino.
Proprio questa surrealità di base ha portato il lavoro della compagnia ad astrarre il personaggio di Pedro rispetto all’originale: nel racconto di Wilde si trattava di un nano, qui è solo “una sfumatura” che lo rende diverso. La storia narrata si fa quindi spietata fotografia di un atteggiamento, quello della non accettazione del diverso che porta al razzismo. Il tutto viene sottolineato dal gioco scenico con le luci e il materiale multimediale: dalla recitazione su musiche appartenenti a diverse epoche, come finestre su tempi passati e futuri allo stesso Wilde, alla terribile finestra sui filmati storici legati alle persecuzioni razziali.
Dal capriccio di una principessa, crudele, alla crudeltà dell’uomo contro il proprio fratello. Lo spettacolo ha debuttato il 26 aprile 2014 nella Galleria San Ludovico di Parma, nell’ambito della rassegna di manifestazioni legate al 25 aprile promosse dal Comune di Parma, Assessorato alla Cultura.
RASSEGNA STAMPA
DALLE PROVE ALLA MESSA IN SCENA
IL PREZIOSO LAVORO DI REBECCA S PER IL VESTITO DELL’INFANTA